Assemblea autunnale 2019 Sezione Ticino SEV Personale Lavori

Mendrisio, Hotel Milano, 24 ottobre 2019

Da diversi anni la sezione non organizzava una propria assemblea nel Sottoceneri. Si trattava di uno degli impegni che si era assunto il comitato sezionale, ossia quello di tornare ad alternare i propri eventi principali nelle due “regioni” ticinesi, oltre alle varie iniziative sul terreno.

L’assemblea ha visto una discreta partecipazione. La trentina di colleghi presenti sono stati in sostanza quelli dello “zoccolo duro”, quelli maggiormente consapevoli del peso che hanno queste occasioni. È un peccato non essere riusciti a coinvolgere, a differenza delle ultime assemblee, anche altri colleghi meno abituati a partecipare. Anche perché i temi all’ordine del giorno e oggetto di discussione erano particolarmente importanti per tutti e continuano a restare di strettissima attualità: NORS, B100 e Valida.

La presenza, in particolare, del segretario sindacale SEV Urs Huber, titolare del dossier Infrastruttura FFS, ha permesso ai presenti, oltre che di essere informati di prima mano, anche di porre domande, sollevare questioni e, perché no, di esprimere malumori, rivendicazioni e proposte di soluzione.

Il NORS è una questione generale che coinvolge tutto il personale della Regione. Su come il progetto stia funzionando non erano e non sono necessarie particolari spiegazioni, essendo sotto gli occhi di tutti. I rappresentanti sindacali (delegati della sezione e della sottofederazione Lavori, e i segretari SEV) hanno ripetutamente espresso in occasione delle regolari riunioni tenutesi nel corso dell’anno dei due gruppi di accompagnamento al progetto, sia quello consultivo regionale che quello strategico centrale, non solo i dubbi di principio ma documentando in modo puntuale tutti gli inconvenienti che si presentano per lo svolgimento concreto quotidiano del lavoro.

Giuseppe Lanini, membro della delegazione SEV nel gruppo di accompagnamento Nors.
È di fondamentale importanza che i colleghi continuino a segnalare con assiduità anche in futuro disfunzioni e problemi che vivono quotidianamente sul lavoro ai nostri rappresentanti.

Non avendo ricevuto da parte dei responsabili del progetto che risposte generiche di considerazione dei problemi sollevati ma allo stesso tempo la continua affermazione sui presunti risultati positivi raggiunti sulla carta (anzi …sulle lavagne magnetiche) – che alla prova dei fatti risultano inconsistenti – si è deciso di rivolgersi direttamente al livello della direzione della Divisione. In un incontro programmato per inizio novembre, una delegazione composta anche da collaboratori FFS direttamente coinvolti dal progetto avranno modo di circostanziare alla direzione Infra quello che non funziona. Verrete informati in dettaglio sull’esito di tale incontro nella newsletter della sottofederazione SEV Lavori, che riceverete entro fine anno.

B100: come risaputo, la rivendicazione sollevata con la petizione per un equo trattamento dei macchinisti B100 iniziata dalla nostra sezione era intrecciata all’annosa questione della Decisione 25 dal CCL 2011 (Toco). Sulla spinta della petizione, che ha raccolto oltre mille firme, le FFS hanno proposto una soluzione per risolvere la procedura del tribunale arbitrale concernente la Decisione 25. Essendo la proposta molto migliore di quanto precedentemente prospettato (oltre 300 collaboratori con beneficio di un’indennità speciale, invece di circa 100), i responsabili SEV del dossier si sono affrettati a sottoscrivere l’accordo. Dimenticando però che la nostra petizione richiedeva un equo trattamento indistintamente per tutti i macchinisti B100! E, oltretutto, non solo di Infra! Che sono in realtà quasi un migliaio… Il fatto che, per reagire ad una discriminazione come quella introdotta dalla curva salariale speciale dei macchinisti di linea avvenuta con il Toco si sia creata una nuova discriminazione, ma soprattutto il fatto che si sia sottoscritto un accordo SENZA consultarci (sia come sezione, sia come sottofederazione Lavori), ha suscitato una profonda irritazione per il modo di fare di chi ha negoziato con le FFS. La presa di posizione pubblicata sul giornale SEV proprio in concomitanza con la nostra assemblea non può essere soddisfacente, perché evita di rispondere alla questione di fondo: il rispetto dovuto alla base sindacale che richiede, anzi pretende, di essere per lo meno consultata prima che vengano presi degli accordi. Peraltro riconosciamo volentieri a Urs Huber di aver affrontato a viso aperto le critiche e di aver ammesso onestamente che qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto. In particolare, Huber si è anche scusato di non essersi reso conto della non chiarezza esecutiva dell’accordo proposto dalle FFS: infatti, cosa che ha suscitato un profondo e diffuso malumore, non tutti i macchinisti B100 dell’Infra si sono visti riconosciuti l’indennità speciale di mercato di 3'000 franchi annui, ma solo coloro la cui funzione viene esplicitata nello Steb (escludendo capi montatori, etc.). Huber si è ora impegnato a risolvere la questione, per fare in modo che veramente tutti i B100 vengano a godere dell’indennità. A parte tutto, c’è in ogni caso da sottolineare che una volta tanto si è riusciti comunque ad ottenere qualcosa anche grazie ad una iniziativa rivendicativa che ha visto l’impegno e la solidarietà di tanti colleghi alla base: in genere infatti si è costretti a muoversi sulla difensiva, nel tentativo di salvare (alla meno peggio) delle condizioni esistenti continuamente sotto attacco.

L’esempio lampante di quanto appena affermato è dato dal Valida. Huber ha anticipato brevemente all’assemblea quale sia la questione attualmente sul tavolo concernente il sistema di prepensionamento: le FFS hanno di colpo scoperto che il sistema, allo stato, non è finanziariamente sostenibile! Infatti, sono stati sbagliati i calcoli previdenziali, in relazione sia al numero di coloro che hanno fatto ricorso al Valida in questo primo anno, sia alla riduzione del personale attivo nei settori coinvolti (per effetto dei vari progetti…) con conseguente perdita di base contributiva. Ai margini della prossima conferenza CCL di inizio novembre i delegati delle sottofederazioni coinvolte (oltre alla Lavori, anche RPV e TS) verranno informati in dettaglio e verranno discusse le misura che sarà necessario prendere e sostenere. Anche in questo caso invitiamo a seguire l’informazione SEV e la nostra prossima newsletter.

Riprenderemo il tema previdenza, e in particolare della Cassa Pensione FFS, con la partecipazione dei rappresentanti del SEV nel Consiglio di fondazione, in occasione della nostra assemblea primaverile, che si terrà a Biasca il 16 aprile 2020. L’assemblea sarà anche quella in cui gli affiliati dovranno eleggere il nuovo presidente, comitato e le altre cariche sezionali per il prossimo periodo 2021-2025. Faremo il punto su quanto raggiunto in questi quattro anni, che ha sicuramente dato alla sezione basi solide per proseguire il suo lavoro.

Ultimo tema affrontato nell’assemblea di Mendrisio è stato quello delle elezioni delle nuove CoPe nella Divisione Infra. Il lavoro delle nuove CoPe diventerà senz’altro più impegnativo, e sarà necessario avere candidati determinati e disposti ad impegnarsi. È stato ricordato che i candidati che sono anche membri della sottofederazione Lavori non devono raccogliere le firme di appoggio per poter presentare la loro candidatura, e che verranno attivamente sostenuti.

L’ottima e ricca cena buffet dell’Hotel Milano ha premiato i presenti per la loro partecipazione ad un’assemblea sicuramente informativa e, per gli argomenti trattati, impegnativa.

 

Calogero Ferruccio Noto